“Sia fatto il buio”, antologia di Livio Horrakh a cura di F. Ricciardiello

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Oggi vi segnaliamo una nuova pubblicazione della collana Delos Odissea Fantascienza: “Sia fatto il buio”, antologia che, grazie alla curatela di Franco Ricciardiello, raccoglie tutti i racconti del triestino Livio Horrakh scritti tra il 1968 e il 2003 e il romanzo breve “Il Buddha dell’era oscura” (prima edizione “Robot” numero 41, 2003)

“Dal momento che la fantascienza italiana raramente viene ripubblicata dopo la prima apparizione, le nuove generazioni di lettori conoscono meglio la science-fiction statunitense degli anni Quaranta che quella italiana di sessanta, trenta o anche soltanto venti anni fa. Questo oblio fa sì che gli aspiranti scrittori possano ispirarsi solo a modelli esteri, trascurando autori e autrici italiani che non sono approdati alla grande editoria”. Il comunicato stampa del libro misura l’importanza dell’impegno di Franco Ricciardiello nel riproporre al pubblico italiano un autore come Horrakh, misconosciuto al pubblico attuale e tuttavia autore di racconti che sarebbero considerati all’unanimità fondamentali per la fantascienza italiana (e non solo) se non fossero stati confinati nella realtà delle pubblicazioni effimere, mai ristampate e quindi introvabili.

Riscoprirlo nel 2025 significa cercare di arginare l’indifferenza alla quale sembrano inesorabilmente condannati alcuni dei nostri migliori autori di fantascienza: è un rimedio “prima che sulla fantascienza italiana sia fatto il buio” (1).

Il libro è disponibile in ebook e, da oggi, anche cartaceo.

Livio Horrakh (1946) è stato tradotto e pubblicato in Germania, Francia, Grecia, Ungheria, Cina e USA. Vincitore della prima edizione del Premio Italia del 1972 nella categoria “miglior racconto di fantascienza” alla prima Italcon/Eurocon (“Dove muore l’astragalo”, “Galassia” numero 137), Livio Horrakh ha esordito nel 1968 con il racconto breve “Io consumo”, in appendice a “L’odissea di Alain Hardy” (“Galassia” numero 88): se l’inizio della sua produzione è stata vicino alla new wave della fantascienza anglo-americana, è nel cyberpunk che Horrakh è stato un anticipatore del panorama internazionale grazie al suo racconto più famoso, “Tutto l’acido dell’impero” (nel 1977, “Galassia” numero 223), del quale è stata realizzata, tempo dopo, una versione radiofonica a cura di Vittorio Catani. Nel 1977 Horrakh ha pubblicato il suo primo romanzo, “Grattanuvole” (Galassia 228); solo dopo il Duemila l’autore è tornato al romanzo, prima con “Il Buddha dell’era oscura” (2003), poi con “Memphis all’infinito” (Cut-Up Publishing, 2017), “Apophis 2049” (Robin Edizioni, 2020), ampliamento de “Il Buddha dell’era oscura”, e infine “Alternate Elvis in 16 universi possibili (1933-2068)” (WriteUp Books, 2022). Oltre a romanzi e racconti, Horrakh, che insegna Traduzione specializzata presso la facoltà per traduttori e interpreti dell’Università di Trieste, collabora con diverse testate giornalistiche e pubblica testi tecnici sulla materia che insegna; suoi racconti e sceneggiature radiofoniche sono andati in onda sulla rete Rai regionale del Friuli-Venezia Giulia.

Note

1 Dal comunicato stampa.