“Annientamento”

Oggi pomeriggio, su Netflix, abbiamo visto “Annientamento”, disponibile da pochi giorni sulla nostra piattaforma di streaming preferita: ecco a voi due miagolii da parte di noi gatti di Ulthar!

Il film, tratto dall’omonimo libro di Jeff VanderMeer, ha come regista e sceneggiatore Alex Garland (“28 giorni dopo”, “Ex Machina”): nel cast, Natalie Portman, Jennifer Jason Leigh e Oscar Isaac.

Portman interpreta Lena, biologa ed ex militare, certa che il marito Kane (Isaac) sia morto in una missione segreta della quale non sa quasi nulla, neppure la destinazione. Al contrario, Kane è vivo e all’improvviso si presenta a casa, senza memoria di quanto sia accaduto: vittima di violenti attacchi epilettici e di una grave emorragia interna, Kane ha bisogno di cure, ma, durante il tragitto verso l’ospedale, intervengono i militari, che portano via entrambi. Risvegliatasi nella base segreta dell’Area X, Lena scopre come suo marito si fosse offerto volontario per esplorare la zona: tre anni prima, un misterioso “bagliore” ha avuto origine dal faro al centro dell’area e, a poco a poco, ha invaso tutto il territorio circostante e continua a espandersi. Gli strumenti vanno in tilt, i droni non funzionano e tutti coloro che sono andati “oltre” nel tentativo di capire l’origine del bagliore non sono mai tornati, escluso Kane che, al momento, è in fin di vita. Lena decide quindi di unirsi a un gruppo di scienziate, con a capo la dottoressa Ventress (Jason Leigh), per riuscire dove la squadra di Kane ha fallito: superato il confine dell’Area X, le donne scoprono una realtà nella quale piante e animali si fondono e rinascono grazie all’intervento di una misteriosa entità aliena.

Tra “2001: Odissea nello spazio” e “Solaris”, il film finge di avere una profondità che non ha, complice un budget evidentemente risicato. Di quest’ultimo fanno la spesa gli effetti speciali: dalle “piante mutate”, nient’altro che uno scarno insieme di fiori e muffe colorate, alle creature aliene al centro dell’Area X, con una grafica così fastidiosa da ricordare le creature mitologiche di “Hercules” e “Xena”, tra chroma key e computer grafica anni Novanta. Limitarsi a parlare degli effetti speciali è sempre sbagliato, perché non sono l’unico parametro sul quale basare la valutazione di un film, nel bene e nel male: purtroppo, “Annientamento” non ha pregi che possano compensare la parte “visiva”. Il film è appesantito da una sceneggiatura lenta, che indugia su dialoghi desolanti e scene che vorrebbero suggerire colpa, amore, pentimento, espiazione, rinascita, meraviglia, solitudine, speranza…e invece non dicono nulla. Lo stesso Oscar Isaac, che aveva già lavorato con Alex Garland nel bellissimo “Ex Machina”, ha una recitazione piatta e monocorde, come pure il premio Oscar Natalie Portman. La colonna sonora, infine, è la dimostrazione che non basti inserire un brano a caso di Crosby, Stills & Nash per trasformare il nulla in emozione.

“Annientamento” è un pendolo che oscilla tra il videoclip e la noia.
Ci dispiace, ma per noi è no!

Oskar Felix Drago