“Black Mirror” – Quarta stagione

“The monkey needs a hug”!

Molto simpatico l’episodio finale, atmosfere un po’ “rétro” che a noi personalmente hanno ricordato la serie tv dedicata ai “Piccoli brividi”. Tuttavia, dopo una full immersion di 24 ore, la nostra impressione “a caldo” è che questa stagione sia stata ripetitiva, “già vista”: poche invenzioni narrative originali, rari colpi di scena (…vi ricordate di “Zitto e balla”? Che episodio meraviglioso!), ancora più rare le idee strettamente fantascientifiche che non siano state già trattate nelle edizioni precedenti.
In questa stagione di “Black Mirror” si è cercato, più che nelle altre, di disegnare un trait d’union tra i vari episodi: tecnologia comune, stessa organizzazione sociale, oggetti simili se non addirittura identici…un “citazionismo” che nelle altre stagioni era molto più contenuto, mentre ora è più evidente e pertanto noioso.
Purtroppo siamo lontani dalle vette della terza stagione e dello speciale “Bianco Natale”: manca quell’angoscia impalpabile che strisciava attraverso il monitor e ci obbligava a un doloroso confronto con la realtà, dal populismo di Waldo alla spasmodica ricerca di popolarità della tenera Lacie.

Parafrasando un grande film: “Su una scala da uno a dieci, nella quale dieci è l’azione più incredibile del panorama televisivo mai vista in una serie tv e uno la media normale del venerdì sera in pantofole… io direi che con questa stagione siamo arrivati più o meno a sette!”.

E voi, che ne pensate? Miao!

Oskar Felix Drago