I gatti di Ulthar al Politecnico di Torino

Ripercorrendo le vicissitudini di questo blog ci siamo accorti ora di non aver mai raccontato di una delle esperienze più belle e commoventi della nostra vita da gatti scrittori: la scelta del racconto “Fenice Citoplasmatica” (Delos Digital, 2021) per il progetto #solARGpunk del Politecnico di Torino!

Il progetto letterario-multimediale è nato dalla collaborazione del prof. Domenico Morreale (docente di Ingegneria del Cinema e dei Mezzi di Comunicazione al Politecnico di Torino) con Franco Ricciardiello (tra i fondatori di Solarpunk Italia): si è trattato di un laboratorio didattico sperimentale attivato dall’insegnamento universitario di Transmedia (Corso di Laurea in Ingegneria del Cinema e dei Mezzi di Comunicazione) in collaborazione, appunto, con Solarpunk Italia e Delos Digital. Il pubblico ha potuto vederlo direttamente al MuFant, il Museo della fantascienza e del fantastico di Torino, nel corso del 2023.

L’idea era quella di sviluppare una narrazione ludica e immersiva articolata su diversi media, invitando i gruppi di lavoro ad ampliare il mondo narrativo di alcuni dei racconti solarpunk pubblicati sulle antologie Delos Digital. Riprendendo le parole del prof. Morreale nella mail di invito, si trattava “di far conoscere il solarpunk e sensibilizzare il pubblico sui temi chiave del racconto (temi sociali, ambientali, economici…)”. Ogni gruppo, formato da una decina di studenti, si è mosso su più livelli, dai giochi immersivi e collaborativi ai video interattivi, ai social, unendo narrazione, comunicazione e attivismo, trasformando la carta stampata in realtà (relazionale, pratica, sociale).

Come ha segnalato il sito Solarpunk Italia, oltre al MuFant (Silvia Casolari, Davide Monopoli, Paolo Bertetti) ricordiamo tra i partner del progetto anche Forwardto – Studi e competenze per scenari futuri (Alberto Robiati).
 
Sotto la guida dei docenti Domenico Morreale, Elisa Roscelli, Valerio Di Paola e Riccardo Milanesi, gli studenti del Politecnico si sono cimentati, pertanto, con dieci racconti solarpunk: “Nutopia” di Stefano Carducci e Alessandro Fambrini; “Memorie di una ragazza interrotta” di Romina Braggion; “Fenice citoplasmatica” di Irene Drago; “Margine di incertezza” di Silvia Treves; “Spirali” di Serena Barbacetto; “Lasciate fare a Elvis” di Laura Silvestri; “Colpo di una notte di mezza estate” di (Commando Jugendstil: Laura Carolina Zanetti Domingues e Guglielmo Miccolupi) (1); “La città cangiante” di Daniele Brolli; “La riparazione” di Marco Melis; “Esercizi di lotta di classe ai Quartieri Spagnoli” di Franco Ricciardiello. (2)

E così, a marzo 2023, abbiamo conosciuto Irene, la referente del gruppo, e fatto una chiacchierata con le ragazze e i ragazzi del Politecnico parlando di “Fenice Citoplasmatica”: la genesi dell’idea, l’ambientazione, il passato dei protagonisti, il “non detto” dei rapporti tra Andrea, Ivano, Alma, Jack King… Ci siamo lasciati con grandi sorrisi da parte loro e inscalfibile timidezza da parte nostra, felini poco abituati a un tale genuino interesse verso la propria opera. Tre mesi dopo ci siamo riuniti agli autrici e agli autori solarpunk (chi in presenza, chi online) per la presentazione del progetto, il 16 giugno alle 10 in aula 2T in via Borsellino, a Torino.

Dal walkthrough del progetto, il desktop del personaggio del prof. Leonardo Fossati su Klynt: l'immagine ricorda la nostra Aequorea adriatica, l'animaletto da compagnia di Andrea e Alkawari in "Fenice citoplasmatica". Grazie ai ragazzi del Politecnico per il materiale!
"Sono un'ex-guardia di sicurezza di una centrale nucleare: un mio amico ricercatore si trova lì in questo momento, ma non riesco più a contattarlo: non so che fine abbia fatto! Non capisco co— non capisco cosa stia succedendo... Stava scoprendo qualcosa e all'improvviso è sparito! La cosa non mi piace per niente. Per favore... segui le frecce! Ho bisogno di te... aiutami a scoprire la verità. Spero tutto si risolva il più prest— e che non sia successo nulla di grave".
Giacomo Maria Alessandrini
Ex-guardia di sicurezza della centrale, il suo personaggio dà inizio al gioco con il rabbit hole al MuFant.

Non ci sono parole per descrivere la straordinaria creatività dei lavori: dai gadget ai profili social, dai filmati YouTube alle dichiarazioni di politici in campagna elettorale, gli studenti e le studentesse del Politecnico hanno sfruttato appieno le potenzialità dei media per creare un background narrativo solido, realistico, articolato su diversi piani concatenati tra loro. 

Il rabbit hole pensato per “Fenice Citoplasmatica” è un’audiocassetta che, tra quelle proposte dal MuFant, contiene una recensione di “Blade Runner”: dopo qualche minuto, tuttavia, l’audio originale è sostituito da una richiesta di aiuto…

Dall’audiocassetta, il giocatore potrà ricostruire gli indizi sulla sparizione del dott. Leonardo Fossati, ricercatore esperto in bioluminescenza. Tuttavia, quest’ultimo non è una vittima, bensì il responsabile dell’imminente distruzione della centrale nucleare: il giocatore dovrà allora salvare Francesco Abruzzesi, l’assistente del dott. Fossati, e aiutarlo in una fuga precipitosa verso un rifugio antiatomico prima che tutto esploda… per la nascita dell’universo fantascientifico in cui si muoveranno, di lì a pochi anni, i protagonisti di “Fenice Citoplasmatica”

In questo gioco multilivello trovano spazio ben cinque personaggi diversi: i documenti creati dal gruppo, siano testi o immagini, sono stati curati nei minimi dettagli e, tramite enigmi, indirizzano il giocatore sia dal punto di vista pratico (come una nuova password che permette di avanzare allo step successivo) sia invitandolo ad approfondire le relazioni tra i protagonisti e, da qui, la lore.

La Rana myceliare, tra gli animali creati ad hoc per il progetto da Gabriele Piergiovanni e Gaia Campisi. Grazie ai ragazzi del Politecnico per il materiale!

Il gruppo ha montato materiale audio-video, dove alcuni di loro recitano in prima persona, e si è dedicato anche alla progettazione del sito web della centrale nucleare (creato in Figma) e alla creazione di una serie di animali geneticamente modificati, come la Rana myceliare, fondamentali per la soluzione degli enigmi, che a ogni livello di gioco diventano sempre più complessi. Tramite Klynt, il giocatore può navigare sul desktop dei tre personaggi principali (Fossati, Abruzzesi e il capo della security Achmed Channai).

Non è esagerato dire che un’esperienza come questa sia una di quelle che ti cambiano e che si ricordano per la vita.

Che la storia di Ivano, Andrea e Alma sia stata letta, apprezzata, scelta è stata una bellissima avventura e non smetteremo mai di ringraziare Franco Ricciardiello e il prof. Domenico Morreale… ma quello che ci ha lasciato a bocca aperta è stato vedere l’impegno, l’immaginazione, la passione di questi ragazzi e queste ragazze, che si sono dedicati in tutto e per tutto a far nascere un prodotto professionale, elaborato, approfondito, vivo. La nostra “Fenice citoplasmatica” è stata colta nella sua essenza, è germogliata in tante idee diverse, grazie a persone cariche di entusiasmo, pronte a fare tanto e fare bene. Ci siamo commossi durante la presentazione di giugno e ancora adesso è un progetto che ci scalda il cuore ogni volta che ci pensiamo.

Grazie infinite, quindi, al “nostro” Gruppo 4 – Guiding light: Gaia Campisi, Giovanni Manescotto, Laura Mocci, Andrea Padalino, Irene Prencipe, Gabriele Piergiovanni, Alberto Taddei, Ilaria Trezzi.

Con i migliori auguri felini per il vostro luminoso futuro.

Note

1 La collaborazione tra gli studenti del Politecnico e il Commando Jugendstil è poi approdata a Bruxelles, al New European Bauhaus-NEB, il festival promosso dall’Unione Europea nel contesto delle iniziative legate al Green Deal europeo (9-14 aprile 2024). Gli studenti hanno presentato un progetto per il bando europeo: qui il link alla notizia su Poliflash, la newsletter del Politecnico di Torino.

2 Il solarpunk è stato oggetto anche di una tesi del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria del Cinema e dei Mezzi di Comunicazione: “Effetti visivi per l’envisioning di futuri desiderati: il Solarpunk” di Luigi Mobiglia. Il relatore è stato il prof. Riccardo Antonio Silvio Antonino, correlatore prof. Domenico Morreale e Relatore Aziendale prof. Marco Negri (Exchanges srl). Potete trovarla sulla Biblioteca d’Ateneo del Politecnico di Torino.

Su Webthesis del Politecnico di Torino abbiamo trovato altre tre tesi legate all’immaginario solarpunk: “Toward a solarpunk architectural manifesto and its applications” di Cecilia Voto, relatori prof. Michele Bonino e prof. Edoardo Bruno (Corso di laurea magistrale in Architettura Per La Sostenibilità, 2024); “Interfacce virtuali: dalla rappresentazione all’abitare” di Viviana Trovato, relatrice prof.ssa Francesca Frassoldati (Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città, 2023); “ImmaginaAzione – Il ruolo trainante del design della comunicazione verso un immaginario sostenibile” di Andrea Arleo, relatore prof. Andrea Di Salvo (Corso di laurea magistrale in Design Sistemico, 2023).