A fine marzo è nata una nuova collana di narrativa breve per Delos Digital: “Ghost Stories”, dedicata al genere horror e curata da Alessandro Iascy, ormai un nome noto nel panorama della narrativa fantastica italiana – nonché un amico con il quale abbiamo collaborato in più occasioni. Alessandro ci ha inviato in lettura la prima uscita, “Upa” di Cristiano Fighera, e ve ne parliamo qui di seguito: aggiungiamo che è già disponibile il nuovo numero, “Il barbiere di San Lorenzo” di Enrico Del Piano.

Il protagonista è Gianni, editor letterario freelance: la convivenza forzata con il padre a seguito del fallimento del proprio matrimonio si trasforma ben presto da sofferta sopportazione a cura intrisa di sensi di colpa dopo la diagnosi di Alzheimer. Quando il padre inizia a parlare di un “amico” invisibile, la prima ipotesi è che si tratti di un sintomo della malattia: un mese dopo l’altro, però, la presenza dell'”altro” diventa sempre più evidente e perde ogni connotazione amichevole, con falsi ricordi, oggetti lanciati sul pavimento, un buio progressivo e malsano che attanaglia i corridoi dell’appartamento…
“Upa” inizia con lentezza: l’indolenza di Gianni, in crisi come (ex) marito e come genitore, ci fa a poco a poco sospettare che il deterioramento del rapporto con il padre non sia esclusiva responsabilità di quest’ultimo, descritto come un uomo rigido, severo, addirittura incapace di mostrare affetto se non per i propri libri. È l’incomunicabilità il cardine del racconto, perché in “Upa” il silenzio, prima ancora di essere sintomo delle ultime fasi della malattia, è separazione affettiva, muro, trincea, ma soprattutto la crepa attraverso la quale si insinuano quelle emozioni tanto umane quanto spaventose, che annichiliscono e schiacciano con il dolore della vergogna e della colpa; è di queste ultime, non a caso, che l'”altro” si nutre, attraverso i ricordi, le storie d’infanzia, gli oggetti.
Fighera suggerisce il peso di certe dinamiche familiari e, al di là dalla storia personale del protagonista, “Upa” è anche la metafora del carico devastante che la malattia di una persona cara impone sulle spalle dei caregiver. In alcuni momenti Fighera avrebbe potuto osare di più: in ogni caso, per tutto il racconto dosa bene i colpi di scena più horror e riesce a far trascorrere al lettore qualche ora piacevolissima. Promosso!
Cristiano Fighera (1975) è stato pubblicato in Francia, Italia e Spagna (“Terra Inferno”, pubblicato in Francia da Soleil, “Song of Azelred”, Shockdom). Oltre ai fumetti, si è dedicato a cortometraggi , testi teatrali e racconti, pubblicando con Dunwich Edizioni, EseScifi, Watson Edizioni, Delos Digital, Edizioni Hypnos. Tra i racconti, segnaliamo “Flesh Toys” ne “Il richiamo di Lovecraft” di EseSciFi (2022; la raccolta comprende un’inedita traduzione de “Il richiamo di Cthulhu” a cura della Miriam Busnelli); “Super aspidem et basiliscum ambulabis” in “Folklore” di Watson Edizioni (2018, a cura di Alessandro Iascy e Alfonso Zarbo); “L’equilibrio del mondo” (Delos Digital, 2021) nella collana “Innsmouth” curata da Luigi Pachì; “Dreams of the Falling House” in “Strane Visioni” (Edizioni Hypnos, 2016) e “Uniria” in “Strane Visioni 2” (Edizioni Hypnos, 2019).